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SERVIZI

IL MUSEO

Il Museo raccoglie strumenti, apparecchiature e documenti che testimoniano la evoluzione della Otorinolaringologia attraverso i tempi. La sua fondazione (1998) e il suo progressivo arricchimento sono principalmente dovuti alla sensibilità e alla generosità di alcuni soci benemeriti che hanno fatto dono di vari reperti storici in loro possesso.
Attualmente, in Sede, sono esposti oltre 200 oggetti d’epoca, ordinati in sezioni specifiche.
E’ auspicabile che le donazioni continuino e per questo può essere contattato direttamente il curatore del Museo, Prof. Giovanni Ralli (gralli@libero.it), che è anche disponibile per trattare l’acquisto o la permuta di strumenti, ferri chirurgici, documenti storici, ecc.

Per consentire ai soci S.I.O. di conoscere la dotazione del Museo Storico, verranno periodicamente presentati, sul sito della Società, strumenti di particolare interesse. Essi rappresentano la testimonianza tangibile della origine e della evoluzione della nostra Disciplina.

Il fischietto di Galton

Collezione del Museo Storico della Soc.It, O.R.L. e Chir.Cerv.Fac.

Nel 1876 il naturalista inglese sir Francis Galton (1822-1911), cugino del grande Charles Darwin,realizzò un semplice strumento, in grado di emettere suoni di alta frequenza ed ultrasuoni, allo scopo di studiare la capacità uditiva di varie specie animali.
Il fischietto di Galton era costituito da un cilindro metallico cavo con una parete incisa da una sottile fessura. Da questa fessura fuoriusciva aria spinta dalla compressione di una annessa pera di gomma, producendo un suono tanto più acuto quanto più ridotte erano le dimensioni dell’apertura o
quelle dello strumento. All’inizio quindi ogni fischietto era tarato per emettere suoni di frequenza fissa, ma, ben presto, lo stesso Galton e altri studiosi, come Lucae, Wolf, Edelmann, dotarono lo strumento di adatte regolazioni, anche micrometriche, in grado di poter riprodurre suoni di varia
altezza (in genere da 4 a 25 KHz).

Dopo gli studi sulla capacità uditiva degli animali, Galton, utilizzò il suo fischietto per compiere la stessa valutazione nell’uomo e, in particolare per evidenziare l’influenza dell’età su questa funzione (Inquiries into human Faculties, Londra 1883). Egli fu così uno dei primi ad attribuire un
valore quantitativo alla presbiacusia.

Giorgio Sperati, Giovanni Ralli

Figure
1-5) fischietti di Galton in dotazione al Museo Storico della SIO e Ch.CF
6) fischietto di Galton dotato della pera di gomma (da Weir N. “Otolaryngology, an illustrated History”, Ed.Butterworths. Londra 1990)
7) fischietto di Galton, modificato nel 1900 da Edelmann, a Monaco, e dotato di una precisa regolazione micrometrica, (da Feldmann H. “Bilder aus Geschichte der Hals-Nasen-Ohren Heilkunde” Ed.Median, Heidelberg – 2003)

(da Weir N. “Otolaryngology, an illustrated History”, Ed.Butterworths. Londra 1990)

Fischietto di Galton, modificato nel 1900 da Edelmann, a Monaco, e dotato di una precisa regolazione micrometrica, (da Feldmann H. “Bilder aus Geschichte der Hals-Nasen-Ohren Heilkunde” Ed.Median, Heidelberg – 2003)

Il tonsillotomo a ghigliottina di Fahnestock

Collezione del Museo Storico della Soc.It, O.R.L. e Chir.Cerv.Fac.

Questo strumento divenne di uso comune tra il 1870 e il il 1915. Era costituito da una forchetta per fissare la tonsilla e da due anelli scorrevoli per sezionarla. Derivava da simili, antichi apparati, detti “kiotomi” o ”uvolotomi”utilizzati per sezionare l’ugola. In particolare fu Philip Syng Physick che nel 1826 perfezionò, per usarlo nelle tonsillotomie, il kiotomo realizzato da Benjamin Bell nel 1789.
Il tonsillotomo a ghigliottina di Physick era dotato di una lama scorrevole mossa da un anello terminale per il pollice e da due alette per il medio e per l’indice.
Questo attrezzo venne perfezionato intorno agli anni ’60 del XIX secolo da Charrière e Collin, celebri costruttori di strumenti chirurgici, che sostituirono la lama scorrevole con il doppio anello e la forchetta appuntita, che venivano mossi dalla pressione del pollice sulla piccola lamina terminale.
Un ulteriore perfezionamento venne apportato nel 1880 da William Fahnestock e successivamente da Albert Mathieu con l’introduzione dei tre anelli terminali per muovere il meccanismo, come avviene nei serranodi.

L’otoscopio di Brunton

Collezione del Museo Storico della Soc.It, O.R.L. e Chir.Cerv.Fac.

Questo strumento fu realizzato nei 1862 dal chirurgo inglese John Brunton (1836-1899), al tempo consulente delle Midland and Greater Northern Railways Companies. L’otoscopio utilizzava una fonte di luce laterale (candela o lampada a petrolio) fatta convergere, grazie a specchi inclinati, sull’orifizio terminale dello speculo, oltre a una piccola lente d’ingrandimento. Un attrezzo analogo era già stato realizzato nel 1834 dal francese Jean Pierre Bonnafont (1805- 1891 ), ma ebbe scarsa fortuna. L’otoscopio di Brunton, invece, ebbe una vasta diffusione e, nel 1895, approfittando dell’invenzione della luce elettrica, Pedro Verdos (1855- ?) di Barcellona, sostituì la fonte luminosa con una lampadina da 6 V. Era l’antenato degli attuali otoscopi tascabili.

BIBLIOTECA

“Acquisito un volume storico di Antonio Scarpa”

“La bibiolteca della nostra sede ha acquisito, dalla libreria antiquaria Bertocchi di Bologna, un prezioso volume di Antonio Scarpa edito nel 1789, ricco di diciotto tavole anatomiche a stampa. Ne cureremo al più presto la traduzione dal latino in italiano e pubblicheremo sul sito tutte le tavole del libro”

Nel 1993, il Consiglio Direttivo della S.I.O deliberò l’istituzione di una biblioteca con lo scopo di raccogliere, presso la sede sociale, le opere monografiche e le riviste specialistiche edite prima del 1940 nonché gli atti congressuali e la rivista Acta Otorhinolaryngologica Italica.

L’incarico di curare la raccolta e la conservazione del materiale fu affidato al Prof. D. Celestino.

Da allora ad oggi, acquisti e donazioni hanno permesso l’acquisizione di circa 300 volumi tra i quali sono molto numerosi quelli che costituiscono la trattativa nazionale.

La consultazione è aperta a tutti i soci previo accordo telefonico con la segreteria.

La SIO é interessata ad ulteriori donazioni e si assume l’onere delle spese di spedizione. Chiunque desideri conferire alla Biblioteca i propri volumi é pregato di mettersi in contatto con il Prof. Giovanni Ralli scrivendogli all’indirizzo gralli@libero.it.

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